Spillini
Eliana OlivottoIL RACCONTO
È arrivato il rappresentante di tessuti, giovane uomo aitante,
spigliato, dalla parlata sciolta e vivace, capelli alla Rodolfo Valentino,
elegantemente vestito in fresco di lana, come vuole il ruolo che ricopre,
a dimostrare l'ottima resa delle sue stoffe. Del resto, anche lui è un
campionario vivente. Sta lì in piedi, sbirciando se la piega dei
pantaloni cada perfettamente... parla, evidenzia, osserva, aspetta che
il suo fare sortisca l'esito auspicato.
La sarta sfoglia lentamente il
catalogo dei tessuti, tocca, confronta, sceglie...
Il rappresentante illustra le caratteristiche di ogni campioncino,
propone le stoffe più pregiate, ne indica gli utilizzi più appropriati,
giustifica gli alti prezzi...
La figlioletta della sarta, accucciata su
uno sgabello, incuriosita, osserva senza parere la scena, mentre gioca
a inventare modellini di vestiti in carta, fissando pieghe, pinces, cuciture...
con gli spillini della mamma.
Già... gli spillini...
Stupito dalla creatività della piccola, il rappresentante esclama:
Come sei brava! Dovresti frequentare una scuola per stilisti di
moda! A Modena ce n'è una molto seria.
Quanti anni hai?
-Otto - risponde la bambina.
- Sei già una signorina! - blandisce
ancora l'uomo. - E a me quanti
anni dai? - continua mellifluo il giovanotto che, accattivandosi
la simpatia della bambina, spera di giungere a concludere affari con
la madre.
Sorpresa dall'imprevista domanda, la piccola sospende di infilzare
con gli spilli la Rinfiolda, la morbida bambolina-manichino che si è costruita
da sé, usando come testa una grossa noce ricoperta da un arruffio
di fili incollati a mo' di capelli, e gonfiando di straccetti un sacchettino
di tela per formare il corpo.
Velocemente esegue un calcolo approssimativo:
- Io non ho ancora dieci anni, ma poco manca... La mamma ne ha trenta
e dicono che sembri la mia sorella maggiore... Ebbene, lui ne avrà sicuramente il doppio
di lei e forse qualche decina in più!
- Ottanta! - esclama esultante.
Vi è un palpabile momento di
silenzio assoluto che rimane come congelato, sospeso nell'aria in attesa
di precipitare.
E alla bambina risulta incomprensibile la successiva improvvisa
risata dell'interessato, della mamma, delle giovani lavoranti della sartoria...
- Cosa c'è da ridere tanto? - sbotta con una vocina risentita.
-
Non mi è stato chiesto di dargli degli anni?
Volevate sapere la mia opinione? Bene. È questa.
Gli adulti ridono proprio per niente!
Nessuno si rende conto che oggi il rappresentante se ne andrà via
strascicando i piedi, portando sulle spalle il peso di molti anni in
più di quanti ne avesse al suo arrivo.
Gli sono piovuti addosso così,
inaspettatamente, forse a causa di una sua sconsiderata domanda. All'improvviso
ha raggiunto l'estrema, definitiva frontiera della vita.
Uno spillino in
più... e sarebbe stato il nulla finale.
Nessuno poteva di certo immaginare
che la piccola, dolce, tranquilla
streghetta avesse in mano tutta la tremenda efficacia dei suoi poteri.